Dr. Gianluca Garzetti

Dr. Massimo Panizza

Ortodonzia

L'ortodonzia (mobile e fissa) è la disciplina che studia le tecniche più appropriate per ottenere una occlusione corretta ed una estetica appagante a livello dentale.

  • L'apparecchio ortodontico mobile è costituito da un "corpo" di resina acrilica completato da vari accessori in metallo ( vite di espansione, archi, molle o altro) che viene applicato alle arcate dentarie in modo non permanente; si utilizza di solito in bambini sotto ai 12-13 anni e può avere svariate finalità che verranno illustrate di volta in volta a seconda della necessità. In linea di massima comunque, la sua azione è piuttosto lenta ma in cambio consente spesso di ottenere risultati stabili nel tempo grazie al periodo di cura piuttosto prolungato. E' generalmente ben tollerato dai piccoli pazienti ma richiede un ottimo controllo igienico e una grande collaborazione da parte del bambino ( e dei genitori): spesso infatti richiede regolazioni da effettuare a domicilio,e naturalmente deve essere indossato per il numero di ore prescritto.
  • L'apparecchio ortodontico fisso è sostanzialmente costituito da numerose placchette di metallo o di ceramica (quest'ultime trasparenti) che vengono fissate ai denti con colle resinose speciali e consentono l'aggancio di fili di metallo di varia elasticità e spessore: l'elasticità prefissata del filo, la forma specifica di ogni placchetta insieme alle modifiche di forma apportate dal medico consentono un progressivo allineamento dei denti e l'eliminazione dei difetti originari di occlusione.

Esistono anche numerose apparecchiature fisse cosiddette "ausiliarie" perchè sono finalizzate esclusivamente a risolvere dei problemi settoriali e di solito non consentono una sistemazione definitiva e completa della dentatura (es: espansori palatali, distalizzatori, scudi labiali ,ecc.)

TECNICA DEL'ARCO DRITTO

E' certamente l'ultima evoluzione in tema di ortodonzia fissa: le regolazioni dell'apparecchio con questa tecnica sono ridotte al minimo indispensabile, e quindi anche il n. di sedute di controllo è ridotto: le " informazioni" relative all'inclinazione, sporgenza e posizione finali dei denti sono pre-inserite negli attacchi incollati e quindi questa tecnica consente movimenti dentali più controllati e progressivi, riducendo quindi anche il fastidio soggettivo e lo stress indotto sui denti: ogni spostamento ortodontico infatti non è privo in assoluto di rischi per la salute della radice e per i tessuti di sostegno del dente (osso e gengiva): l'utilizzo di questa tecnica consente di solito di ottenere ottimi risultati estetici e funzionali, compatibilmente con le condizioni di partenza della bocca del paziente; salvo casi particolari, sono richieste visite periodiche di regolazione dell'apparecchiatura ogni 3-4 settimane:

è fondamentale che il paziente si rechi regolarmente a queste visite, per consentire una prosecuzione regolare della cura. Eventuali impossibilità a recarsi ad un appuntamento devono essere tempestivamente segnalate: infatti alcune apparecchiature sono costantemente attive e se non controllate nei tempi previsti possono provocare movimenti incontrollati e dannosi dei denti.

AVVERTENZE E PRECAUZIONI

Movimenti incontrollati dei denti possono provocare un riassorbimento parziale degli apici radicolari, mentre un controllo di placca non corretto da parte del paziente può provocare gengiviti e malattia parodontale. Lievi riassorbimenti apicali si possono osservare anche in casi che non hanno subito particolari movimenti: di solito il riassorbimento lieve è privo di conseguenze e cessa al momento della stabilizzazione dentale.

Inoltre, se l'igiene dentale non è correttamente mantenuta, l'accumulo di placca può danneggiare lo smalto con decalcificazioni che risultano evidenti al momento della rimozione dell'apparecchiatura.

Per questi motivi i pazienti che dovranno sottoporsi ad una terapia ortodontica vengono sottoposti ad una preliminare seduta di igiene orale e a opportuni richiami, con istruzioni specifiche sull’utilizzo dello spazzolino e della doccia orale, nonché ad una seduta di applicazione di fluoro per ridurre il rischio di decalcificazioni dentali.

Le apparecchiature fisse richiedono una certa attenzione nell'uso di cibi particolarmente duri o appiccicosi (tipo chewing-gum), per evitare il rischio di rotture o deformazioni dell'apparecchio stesso.

Generalmente a fine cura il paziente dovrà portare un apparecchio mobile notturno di contenzione all'arcata superiore e inferiore, per stabilizzare nel tempo i risultati ottenuti. Un’alternativa a detto apparecchio è un bloccaggio interno invisibile dall'esterno per evitare disallineamenti dei denti frontali: di solito l'apparecchio notturno mobile viene indossato per 3-4 anni circa, mentre il filo all'arcata inferiore viene lasciato per un tempo maggiore, in rapporto all'età del paziente.

E' bene comunque sapere che nel corso di tutta la vita i denti non rimangono fissi nella stessa posizione, ma tendono a spostarsi lievemente sotto l'influsso di forze muscolari( labbra, lingua, guance) e a causa di eventuali perdite di sostegno osseo.

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